L’Irpinia è una zona della Campania caratterizzata da diverse tipologie di vino ed è l’unica regione italiana a contare ben tre provviste dal marchio DOCG.
Ciò è dovuto alla presenza di un terreno vulcanico che assicura una spiccata mineralità ai vitigni.
Che cos’è l’Irpinia e caratteristiche peculiari
L’Irpinia è una zona collinare sita in provincia di Avellino, divenuta disgraziatamente famosa negli anni Ottanta a causa del tremendo sisma che coinvolse l’intera popolazione.
Oggigiorno, grazie al grande successo riscosso dalle diverse attività vinicole, è riuscita a riscattarsi a livello internazionale.
Le vigne di Fiano e Greco sono infatti disposte su rocce calcaree posizionate su un dislivello pari a 300-600 metri sul livello del mare oppure su terreni argillosi e sabbiosi.
Oltre ai vini, l’Irpinia ha la capacità di offrire ai suoi visitatori l’autentica passione per le tradizioni del passato, le quali sono ancora radicate e vive nelle persone che vi abitano.
Nonostante i suoi vini siano riconosciuti a livello mondiale e si siano aggiudicati numerosi premi, questo luogo non è ancora riuscito a divenire una meta turistica famosa nel nostro Paese, ma vale davvero la pena visitarla e scoprirla, dato che è sempre in grado di sorprendere qualsiasi persona.
Vino Greco di Tufo
Il nome di questo vino bianco deriva sia dall’omonimo Comune, sia dai terreni in cui sorge, in quanto ricchi di rocce di tufo, minerali e zolfo.
Si tratta di una bevanda decisamente versatile caratterizzata da una spiccata sapidità e da profumi fruttati.
Per tale ragione ben si sposa con crostacei, fritture, piatti freddi e antipasti di pesce.
Le sue origini sono inoltre molto antiche, tanto che fu portato dalla Grecia in provincia di Avellino nel primo secolo avanti Cristo.
Il Greco di Tufo è infine uno dei pochi vini particolarmente propensi all’invecchiamento e dunque migliora con il passare del tempo.
Vino Fiano d’Avellino
Questo prodotto dalle origini antichissime, tanto che comparve in alcuni documenti risalenti al XII secolo, quando il sovrano Federico II di Svevia lo ordinò durante la sua permanenza a Foggia.
Tipico di queste terre, è inoltre famoso sia per la sua freschezza, sia per il suo buon equilibrio.
Al palato sprigiona un’elevata sapidità e degli aromi di frutta secca.
Per quanto riguarda gli abbinamenti, è perfetto non solo con i primi piatti a base di verdure e frutti di mare, ma anche con un intero pasto a base di pesce.
Il Fiano di Avellino è composto dall’85% di vitigno Fiano e dal restante 15% dai vitigni Coda di Vuole Bianco, Trebbiano Toscano Bianco e Greco Bianco, i quali possono essere presenti insieme oppure singolarmente.
Vino Taurasi
Il vino Taurasi viene spesso definito il Barolo del Sud, in quanto caratterizzato da longevità e grande corposità.
Viene prodotto con le uve Aglianico (presenti almeno all’85%), le quali vengono fatte riposare all’interno delle botti per un periodo minimo pari a 36 mesi, così da conferire alla bevanda spiccata intensità e struttura.
Al palato sprigiona dei tannini eleganti e persistenti; perciò è perfetto da abbinare alla cucina dell’entroterra campano come pietanze a base di selvaggina, paste al forno e carni rosse.
Il nome Taurasi deriva appunto dal comune in cui viene coltivato e realizzato.
Infine è stato il primo vino dell’Italia meridionale ad aggiudicarsi il prestigioso marchio DOCG.