Quale gelato scegliere dal confezionato al prodotto artigianale

Quale gelato scegliere dal confezionato al prodotto artigianale

Quale gelato scegliere dal confezionato al prodotto artigianale

Con l’arrivo della primavera prima, dell’estate poi, in Italia puntualmente decollano i consumi di gelato. Dal classico gelato confezionato al prodotto artigianale, il nostro Paese non è davvero secondo a nessuno per quel che riguarda non solo la qualità, ma anche la varietà dei gusti.

Consigli sui gelati confezionati, dal classico cono all’intramontabile ghiacciolo

Partendo dal gelato confezionato, i prodotti disponibili in commercio sono davvero tanti a partire dal classico cono alla coppetta, e passando per il sorbetto, per lo snack, per il gelato sullo stecco e per il goloso gelato a biscotto. Ed il tutto senza dimenticare l’intramontabile gelato a ghiacciolo che, specie nei periodi di luglio e di agosto, spicca per il suo potere rinfrescante.

Per quel che riguarda la classificazione dei gelati confezionati non c’è un disciplinare particolare da rispettare, ma esiste comunque in ambito industriale un codice di autodisciplina che, per esempio, aiuta a capire quando e come un gelato sia davvero alla frutta, alla panna, allo yogurt oppure al latte.

Per esempio, un gelato che è commercializzato con la dicitura ‘allo yogurt‘ dovrebbe contenere nella miscela almeno il 40% di yogurt. Mentre se il gelato è ‘con yogurt’ la percentuale minima scende al 20%. Lo stesso discorso vale per il gelato alla frutta che è tale se la percentuale di frutta nella miscela non risulta essere inferiore al 15%, mentre il gelato alla panna è tale se la percentuale di grassi nel latte risulta essere pari ad almeno l”8% in accordo con un’indagine dell’associazione dei consumatori Altroconsumo che è stata condotta su ben 145 tipi di gelati confezionati.

Come riconoscere un buon gelato artigianale, dal colore al sapore

Un gusto fresco, un sapore che è specifico e ben individuabile, ma anche un aspetto ed una superficie liscia che si associa ad un colore che è naturale e nello stesso tempo invitante. Sono queste, invece, le principali caratteristiche che fanno di un gelato artigianale un buon gelato che, a parità di quantità, tende in genere a costare sempre un po’ di più rispetto al gelato confezionato.

La qualità del gelato artigianale, invece, tende a non essere ottimale quando il prodotto al bancone del bar presenta non solo un aspetto troppo granuloso e ruvido, ma anche dei colori che sono troppo accesi. Nel distinguersi da quello prodotto a livello industriale, inoltre, il gelato artigianale, oltre che essere bello a vedersi, deve essere anche in grado di garantire un’ampia copertura a livello nutrizionale. Ovverosia deve contenere un mix equilibrato non solo di grassi, di zuccheri e di proteine, ma anche di vitamine e di sali minerali.

Come e quando mangiare un buon gelato senza rischi per la linea

Che sia artigianale o industriale, un gelato quando è buono è anche irresistibile al palato specie nel periodo estivo. Ma detto questo, quando e come mangiare un buon gelato? Per esempio, come sostitutivo di un pasto oppure a merenda? Al riguardo c’è da dire che il gelato, essendo principalmente a base di zuccheri e di grassi, non è proprio l’ideale per sostituire in maniera equilibrata un pranzo oppure una cena.

E quindi è preferibile mangiare il gelato lontano dai pasti moderando la quantità fermo restando che pure per il gelato, a parità di quantità, c’è un’ampia variabilità per quel che riguarda le calorie. Per rendere l’idea, un ghiacciolo contiene decisamente meno calorie rispetto ad un gelato al biscotto. Inoltre, i gelati alla frutta, allo stesso modo, hanno in genere meno calorie rispetto a quelli che sono a base di creme. In tal caso, se il gelato è ad alto tasso calorico, si può sempre ordinare al bar la versione mini che garantisce un buon risparmio di calorie.

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