4 Piatti Emblematici della Tradizione Culinaria Romana

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4 Piatti Emblematici della Tradizione Culinaria Romana

Famosa ed apprezzata in tutta Italia, la Cucina Tradizionale Romana sembra rispecchiare in pieno quelle che sono le caratteristiche caratteriali ( a volte un po’ esagerate e romanzate ) proprie dei nostri modi e del nostro atteggiamento: rustica, verace, a volte troppo esuberante ma sempre e comunque con un gran cuore. Per molti turisti stranieri in visita al nostro Paese mangiare Romano significa Amatriciana , Carbonara , Pizza bassa e scrocchiarella… tutte cose buonissime per carità, ma la nostra cucina tradizionale non è solo questo. Ci sono tanti altri piatti, sconosciuti magari ai più ma ugualmente deliziosi, tramandati di generazione in generazione e che permangono tutt’ora nei cuori (e anche sulle tavole) dei Romani. Siamo molto più affezionati ai nostri piatti tipici di quanto sembri: molto spesso sono legati a doppio filo a ricordi dell’infanzia , la cucina della mamma o della nonna, gite e scampagnate con gli amici, spaghettate spropositate di notte in preda ad una fame da lupi. Se vi trovate in zona e volete provare qualche specialità locale che magari non avete mai assaggiato, tenete a portata di mano la nostra lista!

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Fave e Pecorino, per un Primo Maggio come tradizione vuole

A noi romani piace mangiare semplice ma sostanzioso, questo è poco ma sicuro. Ogni anno, con l’approssimarsi della Festa del Lavoro, sempre più persone si raccomandano al loro coltivatore o al loro fruttivendolo di fiducia affinché gli faccia trovare una bella cassetta di fave appena raccolte da condividere con la famiglia e gli amici, da gustare con un pezzo di Pecorino Romano DOP e un bicchiere di vino bianco locale, magari una Malvasia Puntinata . Questo interessante connubio rappresenta una di quelle tradizioni che proprio non ne vogliono sapere di scomparire, anche se rispetto al passato si sono senza dubbio un po’ ridimensionate ( una volta ci si mangiava una cassa di fave in due, e non è un’esagerazione!). Quando la stagione delle fave si appresta alla fine e cominciano ad avere una consistenza più tenace, è tradizione ripassarle in padella con il guanciale e le cipolle , facendo cuocere il tutto lentamente in modo che tutti i sapori si possano amalgamare per bene. Da provare!

Rigatoni con la Pajata, per i più nostalgici e.. coraggiosi

Se venite da fuori molto probabilmente non avete mai sentito parlare di questo piatto dal gusto deciso e sfizioso, ma è presente nella tradizione culinaria Romana da oltre 500 anni (la Comunità Ebraica Romana lo preparava già nel 1500, senza l’aggiunta di pomodoro e pecorino ). Tornato sulla cresta dell’onda dopo anni di oblio e dopo essere stato considerato addirittura illegale per un certo periodo, è oggi possibile gustarlo nelle tante trattorie specializzate in cucina romanesca tradizionale , come quelle che si trovano ad Ariccia e nelle immediate vicinanze, sparse per tutte l’area dei Castelli Romani . Protagonista di questo piatto è la Pajataovvero l’intestino di vitello rigorosamente da latte, ovvero non ancora svezzato. Dopo essere stato pulito accuratamente ( meglio scegliere qualcuno che vi dia fiducia, esperto nella preparazione di questo piatto ) viene tagliato e cucinato con molti odori, cipolla e salsa di pomodoro, fino alla formazione della famosa cremina che andandosi a mescolare con l’abbondante formaggio Pecorino che questa ricetta richiede gli darà quel gusto unico che gli ha permesso di rimanere nel cuore dei Romani. E non solo.

Porchetta di Ariccia IGP, da gustare in una Rosetta croccante

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Sicuramente vi sarà capitato di assaggiare della Porchetta, ma se non avete mai assaggiato della autentica Porchetta di Ariccia I.G.P. non avete idea di cosa vi perdete. Dei tantissimi Prodotti Tipici Italiani che la zona dei Castelli Romani è in grado di offrire la Porchetta rappresenta senza ombra di dubbio il più simbolico, ed a ragione: viene prodotta secondo la metodologia tradizionale Ariccina, presenta una cotenna estremamente croccante e una carne dal caratteristico colore bianco/roseo tenerissima e molto saporita, grazie al sapiente uso delle spezie e alla lentissima cottura. Nel 1950 nel Comune di Ariccia ebbe luogo la primissima Sagra della Porchetta di Ariccia I.G.P., e da allora questo straordinario evento si è ripetuto ogni anno, attirando avventori o semplici curiosi da tutto il Lazio (e non solo).  Se deciderete di fermarvi a pranzo in una delle tipiche fraschette della zona, tra l’immancabile carrellata di antipasti tipici vi verrà sicuramente offerta anche della Porchetta, magari in mezzo a della pizza bianca appena sfornata. Vi piacerebbe provare tutto ciò? Prendete la Via Appia e dedicate un giorno o due alla scoperta di questi luoghi. Vale veramente la pena, potete starne certi.

Carciofi alla Giudìa, come innamorarsi dei Carciofi Romaneschi

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Chi pensa che la cucina tradizionale Romana sia solo a base di prodotti suini si sbaglia di grosso. Le nostre ricette tradizionali prevedono in realtà un ampio utilizzo delle verdure locali, molto spesso ripassate in padella con aglio, olio e un pezzetto di peperoncino come nel caso della cicoria e dei broccoletti, tra le verdure più conosciute e consumate in zona. Anche i carciofi rivestono un ruolo fondamentale nelle nostre abitudini gastronomiche, specialmente dopo l’inizio della stagione della varietà locale Romanesco, utilizzata specialmente per la realizzazione di piatti appartenenti alla tradizione Kosher Romana. Una delle ricette più apprezzate da chi viene in visita alla Città Eterna sono i Carciofi alla Giudìa, carciofi fritti interi per ben due volte in modo da renderli croccanti fuori e morbidi dentro e fargli assumere la caratteristica forma a fiore aperto. Ci sono molte maniere di cucinare i carciofi ma questa rimane una delle più apprezzate, sicuramente anche per la sua difficoltà d’esecuzione (non ci vuole nulla a friggere un carciofo, ma friggerlo a dovere è tutta un’altra cosa). Se passeggiando per le affascinanti e strette stradine del Ghetto Ebraico vi viene appetito, ora sapete cosa provare!

La simbiosi tra la cultura Romana e i Prodotti Tipici del luogo

Come anticipato nell’intro, il cibo e la nostra cultura sono strettamente collegati ed è difficile incontrare un Romano che non sia affezionato alla sua cucina tradizionale. È anzi motivo di pregio e orgoglio per noi quando ci troviamo fuori dai nostri luoghi natali, è una gran soddisfazione vedere gli occhi sgranati quando assaggiano una Amatriciana preparata da noi, amiamo i nostri piatti tipici e possibilmente mangeremmo solo quello. Negli ultimi tempi il trend del cibo Italiano artigianaleè tornato fortunatamente in crescita, le persone hanno capito l’importanza di mangiar bene, sano e soprattutto prodotti genuini, eccellenze del nostro territorio che rischiavano di cadere nell’oblio e sono riuscite invece a tornare alla ribalta. Proprio per questo scopo nasce il negozio online Italianito.com , nato per dare voce e visibilità a quella rete di piccoli produttori artigianali che danno vita con il loro lavoro a queste specialità. Mangiare di mangiare cibo artigianale è una scelta di vita, molto più importante di quanto si creda… la nostra alimentazione influenza direttamente la nostra salute, prendersene cura è la miglior scelta che potessimo fare!

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